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Giustizia per i familiari di un pedone ucciso: tutto quello che devi sapere sul risarcimento

Chi sono le vittime della strada.

Con il termine “vittime della strada” si fa riferimento alle persone morte a causa di un incidente stradale. Questo concetto comprende tutte le situazioni in cui una persona perde la vita a seguito di un incidente automobilistico, che può essere causato da diversi fattori come l’eccesso di velocità, l’uso di droghe o alcol alla guida, la distrazione o la mancanza di attenzione.

La legge stabilisce pene molto severe per l’omicidio stradale, con aggravanti in caso di guida pericolosa o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Tuttavia, l’azione penale spesso non è sufficiente a soddisfare i familiari delle vittime, che spesso trascurano gli aspetti civilistici legati al risarcimento del danno.

Il nostro ordinamento giuridico riconosce il diritto al risarcimento del danno da perdita parentale, ma solo in determinate condizioni, come ad esempio la prova del legame affettivo tra la vittima e i familiari. Inoltre, affinché si possa ottenere il risarcimento del danno, è necessario dimostrare che l’incidente mortale sia attribuibile alla colpa di un altro soggetto.

È importante fornire la prova della sofferenza e del danno subito a seguito della perdita del proprio congiunto. Anche nel caso di concorso di colpa in un incidente mortale, si ha diritto al risarcimento del danno, anche se in misura ridotta a seconda del grado di responsabilità attribuibile alle parti coinvolte, come previsto dall’articolo 2054 del codice civile.

Articolo 2054 del codice civile.

L’articolo 2054 del codice civile dice:

“Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie e’ obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli. ((29)) Il proprietario del veicolo, o, in sua vece, l’usufruttuario o l’acquirente con patto di riservato dominio, e’ responsabile in solido col conducente, se non prova che la circolazione del veicolo e’ avvenuta contro la sua volonta’. In ogni caso le persone indicate dai commi precedenti sono responsabili dei danni derivati da vizi di costruzione o da difetto di manutenzione del veicolo”

Inoltre la Corte Costituzionale, con sentenza 14 – 29 dicembre 1972, n. 205 (in G.U. 1a s.s. 03/03/1973, n. 3), ha dichiarato “l’illegittimita’ costituzionale dell’art. 2054, secondo comma, del codice civile, limitatamente alla parte in cui nel caso di scontro fra veicoli esclude che la presunzione di egual concorso dei conducenti operi anche se uno dei veicoli non abbia riportato danni”.

Le tabelle per i risarcimenti

Ogni anno le tabelle per il calcolo dei risarcimenti vengono riviste. Tali tabelle si basano sul grado di parentela e l’età tra vittima e congiunto.

Il risarcimento non avviene in maniera automatica, soprattutto per il nucleo familiare secondario, tenuto ad una prova più rigorosa della privazione del legame affettivo.

Il calcolo del risarcimento tiene conto di diversi fattori, tra cui l’età della vittima, il grado di parentela e il danno subito dai familiari. È importante sottolineare che il risarcimento non è automatico e che i familiari devono dimostrare la privazione del legame affettivo con il defunto, soprattutto nel caso del nucleo familiare secondario.

Il nucleo familiare primario, composto dai genitori, dal coniuge e dai figli, ha diritto a un risarcimento che varia da un massimo di 336.500,00 euro a un minimo di 168.250,00 euro. Questi importi sono stabiliti in base alle tabelle di calcolo e tengono conto del grado di parentela e dell’età della vittima.

Per il nucleo familiare secondario, composto dai fratelli, dagli zii e dai nonni, gli importi del risarcimento sono inferiori rispetto al nucleo familiare primario. In caso di uccisione di un familiare, il risarcimento può variare da un massimo di 146.120,00 euro a un minimo di 23.350,00 euro.

È fondamentale che i familiari delle vittime della strada siano consapevoli dei loro diritti e delle possibilità di ottenere un giusto risarcimento per il danno subito. Le tabelle di calcolo rappresentano uno strumento utile per quantificare il risarcimento, ma è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato nel campo della responsabilità civile e dei risarcimenti per ottenere una consulenza personalizzata. La giustizia per i familiari di un pedone ucciso non deve essere trascurata e il perseguimento di un adeguato risarcimento può contribuire a dare loro un po’ di conforto in un momento così difficile.

A chi rivolgersi per ottenere supporto?

Per far riconoscere il danno subito, i familiari delle vittime possono rivolgersi ad un Avvocato che si occuperà di tutto il necessario affinché il danno venga riconosciuto e quindi si possa ottenere il giusto risarcimento.

Riconoscere il danno subito da parte di un familiare che ha perso un proprio caro è un processo importante per ottenere giustizia. In questi casi, è fondamentale rivolgersi ad un Avvocato competente nel diritto delle vittime, in grado di assistere i familiari nella richiesta di risarcimento per il danno subito. L’Avvocato avrà il compito di raccogliere tutte le prove necessarie per dimostrare la responsabilità dell’altra parte e di presentare una solida richiesta di risarcimento.

L’Avvocato sarà in grado di valutare il caso e di determinare l’entità del danno subito, sia dal punto di vista economico che emotivo. Grazie alla sua esperienza, l’Avvocato saprà come affrontare i vari aspetti legali del caso e sarà in grado di consigliare i familiari sulle azioni da intraprendere per ottenere il giusto risarcimento.

Un Avvocato competente in questo settore sarà in grado di offrire supporto anche nel caso in cui si debba affrontare un processo legale. Sarà in grado di rappresentare i familiari davanti al tribunale e di difendere i loro interessi. L’Avvocato avrà l’esperienza e le competenze necessarie per affrontare le complesse dinamiche legali che possono sorgere in questi casi, garantendo che i diritti dei familiari vengano tutelati e che possano ottenere giustizia.

È importante sottolineare che rivolgersi ad un Avvocato competente in diritto delle vittime non solo offre supporto legale, ma anche emotivo. La perdita di un proprio caro è un’esperienza molto dolorosa e difficile da affrontare. L’Avvocato sarà in grado di ascoltare i familiari, di comprendere le loro emozioni e di offrire un sostegno durante tutto il processo legale.

In conclusione, per ottenere supporto nella richiesta di risarcimento per il danno subito, è fondamentale rivolgersi ad un Avvocato competente in diritto delle vittime. Questo professionista sarà in grado di assistere i familiari attraverso tutte le fasi del processo legale, garantendo che i loro diritti vengano tutelati e che possano ottenere giustizia per la perdita subita.

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